Microsoft: siamo pronti a pagare tutti i dipendenti di OpenAI per unirsi a noi
Con una mossa a sorpresa, Microsoft ha annunciato oggi di essere disposta a pagare a tutti i dipendenti di OpenAI che vorranno unirsi al gigante tecnologico un generoso pacchetto di compensi, tra cui un bonus di firma, stock option e un aumento di stipendio.
L’offerta arriva mentre OpenAI, l’organizzazione di ricerca no-profit co-fondata da Elon Musk, affronta le critiche per la sua recente decisione di passare a una struttura ibrida che include un braccio a scopo di lucro.
Microsoft, que invirtió mil millones de dólares en OpenAI en 2019, dijo que está preocupado por la dirección y la visión de la organización y que quiere atraer a los mejores talentos en el campo de la inteligencia artificial. «Creemos que OpenAI ha perdido el rumbo y ya no está alineado con su misión original de crear y garantizar el uso seguro y beneficioso de la inteligencia artificial para la humanidad», afirmó Satya Nadella, director ejecutivo de Microsoft, en un comunicado de prensa. «Estamos dispuestos a pagar a todos los empleados de OpenAI que comparten nuestros valores y objetivos para que se unan a nosotros y trabajen en proyectos interesantes e impactantes que darán forma al futuro de la IA».
OpenAI non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento, ma alcuni dei suoi dipendenti hanno espresso il loro sgomento e disappunto sui social media. «Questo è un palese tentativo da parte di Microsoft di rubare le nostre persone e minare il nostro lavoro», ha twittato Ilya Sutskever, Chief Scientist di OpenAI. «Non siamo in vendita e non rinunceremo alla nostra visione».
Altri, tuttavia, sembrano essere stati tentati dall’offerta. «Devo ammettere che si tratta di un’offerta molto generosa e allettante», ha twittato Andrej Karpathy, direttore del dipartimento di computer vision di OpenAI. «Amo lavorare in OpenAI, ma ho anche una famiglia da mantenere e una carriera da portare avanti. Sto prendendo seriamente in considerazione l’idea.
Microsoft ha dichiarato di aver già ricevuto diverse candidature da parte di dipendenti OpenAI e si aspetta che ne seguano altre. L’azienda ha inoltre dichiarato che continuerà a supportare OpenAI come partner e cliente, ma che si aspetta che l’organizzazione riconsideri la sua strategia e la sua governance. «Rispettiamo l’autonomia e l’indipendenza di OpenAI, ma ci aspettiamo anche che rimanga fedele alla sua visione e ai suoi valori originali», ha dichiarato Nadella. «Crediamo che il modo migliore per raggiungere questo obiettivo sia lavorare insieme, non separati».
Le recenti turbolenze di OpenAI, una delle principali organizzazioni di ricerca sull’intelligenza artificiale del mondo, hanno provocato un potenziale esodo di talenti verso Microsoft, il suo principale sponsor e partner. Secondo un tweet di una fonte anonima, Microsoft è pronta ad accogliere qualsiasi dipendente di OpenAI che voglia unirsi a una nuova filiale che continuerà il lavoro dell’organizzazione no-profit originale.
Questa offerta segue la decisione scioccante del consiglio di amministrazione di OpenAI di rimuovere Sam Altman, ex presidente di Y Combinator e figura di spicco dell’industria tecnologica, come amministratore delegato la scorsa settimana. Il consiglio di amministrazione non ha fornito alcuna ragione chiara per questa mossa, che ha causato un diffuso malcontento e confusione tra il personale di OpenAI.
In segno di solidarietà e di protesta, centinaia di dipendenti di OpenAI, compresi i dirigenti, hanno firmato una lettera aperta per chiedere il reintegro di Altman e la rimozione degli attuali membri del consiglio di amministrazione. La lettera sostiene che Altman è stato determinante nel dare forma alla visione, alla cultura e all’impatto di OpenAI e che il consiglio di amministrazione ha agito senza consultare o informare il personale.
«Microsoft ci ha assicurato che ci sono posizioni per tutti i dipendenti di OpenAI in questa nuova filiale, qualora decidessimo di farne parte», si legge nella lettera, che nel frattempo è stata firmata da 743 dipendenti di OpenAI su 770. «Apprezziamo questo gesto di sostegno e fiducia. Non vediamo l’ora di continuare il nostro lavoro in OpenAI, sotto la guida di Sam e con un nuovo consiglio di amministrazione che rifletta i nostri valori e obiettivi».
La lettera esprime anche preoccupazione per il futuro dei progetti e delle partnership di OpenAI, in particolare per quelli che coinvolgono Microsoft. Nel 2019, Microsoft ha investito 1 miliardo di dollari in OpenAI e ha accettato di darle accesso alla sua piattaforma di cloud computing, Azure. Le due aziende hanno anche collaborato allo sviluppo e all’implementazione di sistemi di intelligenza artificiale su larga scala, come GPT-3, un potente generatore di linguaggio naturale.
Non è chiaro come l’attuale crisi influirà su queste collaborazioni e se Microsoft tenterà di rilevare alcuni beni o proprietà intellettuali di OpenAI. Alcuni osservatori hanno ipotizzato che Microsoft possa aver avuto un ruolo nel licenziamento di Altman, come parte di una strategia per ottenere un maggiore controllo sulla ricerca e sulla direzione di OpenAI.
Tuttavia, sia Microsoft che OpenAI hanno negato qualsiasi coinvolgimento o interferenza da parte di entrambe le parti. Un portavoce di Microsoft ha dichiarato che l’azienda rispetta l’autonomia e l’indipendenza di OpenAI e rimane impegnata a sostenere la sua missione e la sua visione. Un portavoce di OpenAI ha dichiarato che la decisione del consiglio di amministrazione si è basata su questioni interne e non ha nulla a che fare con Microsoft o altre parti esterne.
La situazione di OpenAI è ancora in evoluzione e incerta: il personale attende una risposta dal consiglio di amministrazione e valuta le proprie opzioni. Alcuni potrebbero decidere di rimanere in OpenAI in attesa di una soluzione, mentre altri potrebbero scegliere di unirsi a Microsoft o di perseguire altre opportunità. Qualunque sia l’esito, il destino di una delle organizzazioni di IA più influenti e innovative del mondo è in bilico.