Microsoft assume i co-fondatori di OpenAI per guidare il team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata
Microsoft ha annunciato di aver assunto due dei co-fondatori di OpenAI, un’organizzazione di ricerca dedicata alla creazione di un’intelligenza artificiale in grado di eguagliare o superare le capacità umane, per guidare il suo nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata.
Ilya Sutskever e Greg Brockman entreranno a far parte di Microsoft come vicepresidenti aziendali e riporteranno direttamente al Chief Technology Officer Kevin Scott. Supervisioneranno un team di ricercatori e ingegneri che lavorano su progetti di intelligenza artificiale all’avanguardia come l’elaborazione del linguaggio naturale, la computer vision, l’apprendimento per rinforzo e la modellazione generativa.
Sutskever y Brockman se encuentran entre las figuras más respetadas e influyentes en el campo de la IA. Cofundaron OpenAI en 2015 con la visión de crear inteligencia artificial general (AGI), una forma hipotética de IA que puede realizar cualquier tarea intelectual que un humano pueda realizar. También lideraron el desarrollo de algunos de los sistemas de inteligencia artificial más impresionantes de los últimos años, como GPT-3, un modelo de lenguaje masivo que puede generar textos coherentes y diversos sobre casi cualquier tema.
Microsoft collabora con OpenAI dal 2019, quando ha investito 1 miliardo di dollari nell’organizzazione e ne è diventata il fornitore esclusivo di cloud. Microsoft ha anche aiutato OpenAI a costruire e ospitare il suo supercomputer Azure, una delle macchine più potenti al mondo, che viene utilizzata per addestrare modelli di AI su larga scala come GPT-3.
Con l’assunzione di Sutskever e Brockman, Microsoft segnala il suo impegno a far progredire lo stato dell’arte dell’IA e a competere con altri giganti della tecnologia come Google, Facebook e Amazon. Microsoft spera che, combinando le proprie competenze e risorse con il talento e la visione dei co-fondatori di OpenAI, sarà in grado di creare soluzioni di IA che possano portare benefici alla società e potenziare i propri clienti e partner.
«Siamo lieti di dare il benvenuto a Ilya e Greg in Microsoft», ha dichiarato Scott in un comunicato stampa. «Entrambi sono leader brillanti e innovatori che hanno spinto i confini della ricerca e dello sviluppo dell’IA. Non vediamo l’ora di lavorare con loro e con il loro team per creare tecnologie di IA in grado di risolvere alcuni dei problemi più impegnativi del mondo».
Con una mossa a sorpresa, i co-fondatori di OpenAI Sam Altman e Greg Brockman hanno annunciato oggi che lasceranno l’organizzazione di ricerca sull’intelligenza artificiale per unirsi a Microsoft come leader di un nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata. La notizia è stata confermata dal CEO di Microsoft Satya Nadella a X, che ha dato il benvenuto ad Altman e Brockman nell’azienda e ha elogiato la loro visione e i loro risultati nel campo dell’intelligenza artificiale.
Brockman ha condiviso la notizia anche su X e ha dichiarato: «Stiamo per costruire qualcosa di nuovo e sarà fantastico». Ha rivelato che alcuni dei suoi ex colleghi di OpenAI si uniranno a lui e ad Altman in Microsoft, tra cui Jacob Pachoki, Szymon Sidor e Aleksander Madry, tutti esperti in vari aspetti della ricerca sull’IA.
La partenza di Altman e Brockman lascia OpenAI con un vuoto di leadership, che sarà colmato temporaneamente da Emmett Shear, ex CEO di Twitch, che è stato nominato CEO ad interim. Shear è anche un membro del consiglio di amministrazione di OpenAI ed è stato coinvolto nelle sue attività fin dalla sua nascita. Secondo Reuters, Shear supervisionerà la transizione di OpenAI verso un nuovo team di leadership e continuerà a sostenere la sua missione e la sua visione.
Nadella ha anche ribadito l’impegno di Microsoft a collaborare con OpenAI e a sostenere i suoi progetti di ricerca. Ha dichiarato: «Non vediamo l’ora di incontrare Emmett Shear e il nuovo team di leadership di OAI e di lavorare con loro». Ha aggiunto che Microsoft e OpenAI condividono l’obiettivo comune di creare sistemi di intelligenza artificiale vantaggiosi e affidabili che possano potenziare l’umanità e risolvere le sfide globali.
La decisione del consiglio di amministrazione di OpenAI di licenziare Sam Altman, amministratore delegato della società di ricerca sull’intelligenza artificiale, ha scatenato un’ondata di proteste e dimissioni da parte del personale e degli investitori, tra cui Microsoft. Il consiglio di amministrazione, composto da personalità di spicco come Elon Musk, Reid Hoffman e Peter Thiel, ha citato «differenze inconciliabili» con la visione e lo stile di leadership di Altman come motivo del suo licenziamento.
Tuttavia, la mossa del consiglio si è ritorta contro molti dipendenti e sostenitori della Altman che hanno espresso il loro sdegno e disappunto sui social media e nelle comunicazioni interne. Alcuni di loro hanno accusato il consiglio di non essere in sintonia con la missione e i valori dell’azienda e di voler interferire con il suo programma di ricerca e la sua cultura. Altri hanno affermato che il consiglio era motivato da interessi personali o finanziari e aveva violato i principi di governance dell’azienda.
A seguito del contraccolpo, il consiglio di amministrazione ha deciso di dimettersi sabato e di reintegrare Altman come amministratore delegato. Hanno anche riaccolto Greg Brockman, presidente ed ex presidente di OpenAI, che si era dimesso in solidarietà con Altman venerdì. Brockman e Altman sono amici intimi e si dice che stiano progettando di avviare una nuova impresa insieme, anche prima dell’intervento del consiglio di amministrazione.
Tuttavia, la revoca del consiglio di amministrazione potrebbe non essere sufficiente per evitare ulteriori danni alla reputazione e al morale dell’azienda. Diversi ricercatori senior di OpenAI hanno già lasciato l’azienda venerdì scorso e si prevede che altri seguiranno l’esempio. Alcuni di loro hanno espresso la loro insoddisfazione per la gestione e la cultura dell’azienda e il loro desiderio di perseguire una ricerca più indipendente e aperta altrove. La perdita di questi talentuosi ricercatori potrebbe ostacolare la capacità di OpenAI di realizzare la sua ambiziosa visione di creare un’intelligenza artificiale generale che possa portare benefici all’umanità.